Questo esame diagnostico permette di osservare dunque di avere una valutazione diretta del canale rettale, ovvero la parte superiore rispetto all’ano. La Rettoscopia viene eseguita dal medico in collaborazione con l’ infermiere introducendo, attraverso il canale anale in modo progressivo e delicato, un sottile strumento flessibile di lunghezza variabile chiamato Rettoscopio che contiene una piccola telecamera ed uno o più canali operativi; attraverso questi canali è possibile introdurre o aspirare gas o liquidi e strumenti vari, quali ad esempio, pinze da biopsie o aghi.
Come viene eseguita una Rettoscopia
L’esecuzione della Rettoscopia è suddivisa in diversi step. In primo luogo al paziente, dopo un attento colloquio conoscitivo con il medico, viene richiesto di sdraiarsi su di un lettino, generalmente sul fianco sinistro.
Nella fase successiva, il medico procederà ad inserire in modo delicato il Rettoscopio nell’ano guidandolo quindi verso il canale Rettale. Durante la Rettoscopia il medico avrà l’opportunità di esplorare in modo particolarmente approfondito la situazione della parete del canale Rettale. Nel corso della Rettoscopia sarà possibile, da parte del medico, eseguire una o più biopsie per permettere un accurato approfondimento diagnostico. La durata complessiva dell’esplorazione, che risulterà del generalmente indolore per il paziente, è indicativamente di pochi minuti.
L’esito della Rettoscopia sarà consegnato subito dopo la fine dell’esame endoscopico, generalmente corredato di foto digitali.